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Comunicati stampa

FINE VITA, PIENO SOSTEGNO ALLA RACCOLTA DI FIRME. IL CONSIGLIO REGIONALE VOTI LA MIA MOZIONE

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Venezia, 22 dicembre 2022 – Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto, esprime «il pieno sostegno alla raccolta firme promossa dall’associazione Luca Coscioni per una legge d’iniziativa popolare regionale che garantisca il percorso di richiesta del cosiddetto “suicidio assistito”, con tempi certi, adeguati e definiti». La proposta è stata presentata dai cittadini attivi della sezione veneta dell’associazione Coscioni, che ieri hanno depositato a palazzo Ferro Fini il progetto di legge d’iniziativa popolare.

«Ho già sottoposto la questione del fine vita al Consiglio regionale con una mozione, depositata due mesi fa e sottoscritta da tutti i consiglieri dell’opposizione. Con quell’atto si chiede alla Regione di garantire che ogni persona sia libera di scegliere senza condizionamenti politici», ricorda Baldin, richiamando la Mozione n. 367 del 26 ottobre 2022. L’obiettivo dell’atto di indirizzo politico: «garantire sul piano regionale, a tutte le persone che avanzano richiesta di fine vita un percorso oggettivo, rapido e scevro da qualunque tipo di condizionamento esterno e promuovere, presso tutte le istituzioni, il principio per cui il ruolo della politica è quello di garantire la libertà di scelta astenendosi da qualunque intervento, anche ideologico, potenzialmente in grado di coartare o comunque condizionare, la libera scelta delle persone».

«Auspico che il Consiglio regionale si esprima al più presto sul fine vita, approvando la mia mozione», conclude Baldin, annunciando che lavorerà «assieme alle altre forze politiche dell’opposizione per dare il massimo sostegno alla proposta di legge d’iniziativa popolare promossa dall’associazione Luca Coscioni. Si tratta di una norma di civiltà, non è un tema politico ma un aspetto che riguarda la sfera personale delle libertà di ciascun individuo: alle istituzioni spetta il compito di garantire questa libertà, rispettando la sensibilità di tutti e, soprattutto, le scelte mai facili di chi soffre», conclude Baldin.

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NO AGLI EMENDAMENTI PER DISINFESTARE IL NAVIGLIO E GESTIRE I PONTI MOBILI: LA GIUNTA REGIONALE PENALIZZA COMUNI, AMBIENTE E TURISMO IN RIVIERA DEL BRENTA

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Venezia, 16 dicembre 2022 – Uno smacco per la Riviera del Brenta. Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale del Veneto, valuta la mancata approvazione di due suoi emendamenti nel ddl collegato alla legge di Stabilità 2023: i provvedimenti, qualora approvati, avrebbero garantito fondi destinati rispettivamente ad estirpare le piante infestanti (come la Ludwigia hexapetala, comunemente chiamata porracchia) dai corsi d’acqua, e a sostenere gli sforzi dei Comuni nelle spese di manutenzione e gestione dei ponti mobili che attraversano il Naviglio del Brenta.

«Solo un’inspiegabile miopia politica -osserva la consigliera- può aver portato la maggioranza a bocciare tali istanze, e a non considerare le ripercussioni che ciò avrà nei confronti dell’ambiente e del turismo. Eliminare in maniera definitiva le piante infestanti dal Brenta lo renderebbe pienamente navigabile in tutti i mesi dell’anno, evitando che la fauna ittica muoia per mancanza di ossigeno e consentendo ai burchielli di far godere alle visitatrici e ai visitatori la bellezza delle ville che si affacciano lungo il fiume. Lo hanno chiesto gli amministratori civici e la rete di imprese del settore, ma la destra in Regione ha fatto colpevolmente orecchie da mercante».

L’esponente del M5S è delusa anche dal no ricevuto per il supporto agli enti locali nella gestione e nella manutenzione dei dieci ponti mobili, che gravano sopra i bilanci di alcuni Comuni del Veneziano: «Un fardello insostenibile -conclude Erika Baldin- per le amministrazioni già limitate dai continui tagli. Mira, ad esempio, deve fornire il servizio di apertura dei ponti poiché il Naviglio è una infrastruttura navigabile della Regione, ma la Giunta che amministra quest’ultima si gira dall’altra parte quando si parla della Riviera. Continuerò tuttavia a occuparmene, facendomi interprete in Consiglio regionale dei bisogni e delle aspettative delle cittadine e dei cittadini rivieraschi».

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