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Comunicati stampa

SICUREZZA SUL LAVORO, IL VENETO È MAGLIA NERA. E ZAIA NON MANTIENE LE PROMESSE A PROPOSITO DEGLI SPISAL

Helmet placed on the tool after work

Venezia, 14 dicembre 2022 – «Rabbia e sconforto», è la reazione di Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, alla notizia dell’ennesimo infortunio mortale sul lavoro in Veneto, oggi a Cessalto in provincia di Treviso. Baldin esprime «solidarietà e vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell’operaio deceduto».

«Nel 2022 il Veneto è la seconda regione per numero di morti sul lavoro dopo la Lombardia, con 93 decessi nei primi dieci mesi dell’anno. Un dato in aumento, che segue il trend degli infortuni sul lavoro in crescita nella nostra regione del +27,5 percento: erano 56.131 a fine ottobre 2021, sono 71.567 nel 2022. Sono i numeri di una vera e propria emergenza, da anni denuncio il “caso Veneto” e chiedo a Zaia di mantenere gli impegni assunti con la firma del Patto regionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sottoscritto da sindacati e imprese». Così la consigliera regionale, che richiama i dati resi noti il 30 novembre scorso dall’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre e attacca la Giunta Zaia che «con il Patto si era impegnata a potenziare gli organici SPISAL per aumentare controlli e prevenzione».

«Stiamo ancora aspettando che Zaia mantenga le promesse, sottoscritte prima nel 2018 e rinnovate quest’anno. In alcune Ulss le assunzioni non coprono nemmeno il turnover e rimaniamo lontani anni luce da regioni come la Toscana, dove la percentuale di ispettori SPISAL in rapporto al numero di imprese è molto più elevato. La settimana scorsa il Consiglio regionale ha approvato un mio emendamento al DEFR, inserendo nella programmazione regionale l’obiettivo del “concreto potenziamento dell’organico SPISAL anche per garantire l’applicazione del Patto regionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro”», ricorda Baldin.

«Ma non basta, servono le risorse per bandire nuove procedure concorsuali e formare una graduatoria unica regionale per l’assunzione del personale destinato ai controlli nelle aziende, che restano lo strumento più efficace che può mettere in campo la Regione per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro», dichiara la consigliera regionale, che ha presentato due emendamenti alla manovra di bilancio per aumentare gli stanziamenti a favore del sistema degli SPISAL. «Certo, le iniziative potrebbero essere molte altre: penso ad esempio al registro dei quasi incidenti chiesto dai sindacati dei metalmeccanici. Considerata l’emergenza, tuttavia, per aumentare la prevenzione è prioritario investire per maggiori controlli», conclude Baldin.

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TICKET D’ACCESSO, IL PRIMO VOTO IN REGIONE È UN “NO” AL DIALOGO

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Turismo. Baldin (M5S): «Ticket d’accesso, il primo voto in Regione è un “no” al dialogo»

Venezia, 7 dicembre 2022 – «Oggi per la prima volta il Consiglio regionale del Veneto si è espresso con una votazione sull’ipotesi di contributo d’accesso in discussione a Venezia: lo ha fatto bocciando due emendamenti del MoVimento 5 Stelle che chiedevano alla Regione di avviare un dialogo con il Comune di Venezia, per assicurare che il regolamento che si intende introdurre non sia in alcun modo lesivo dei diritti costituzionali oltre che dei vari portatori di interesse e in particolare del comparto turistico». Ne dà notizia la capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Erika Baldin, a margine della seduta odierna a Palazzo Ferro Fini, in piena sessione di bilancio con la discussione degli emendamenti al Documento di Economia e Finanza Regionale, dove per la prima volta all’interno dell’istituzione regionale si è registrata una votazione sul ticket d’accesso a Venezia.

«Con i due emendamenti per “Venezia città aperta” ho voluto ribadire che Venezia non è Brugnaro e che per decidere la formula corretta per la gestione dei flussi le istituzioni devono dialogare coinvolgendo i cittadini. Il “no” della maggioranza di Zaia (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) al dialogo tra Regione e Comune è, paradossalmente, un “no” alla maggioranza di Brugnaro che ha lo stesso colore politico e che in questi giorni ha deciso di attivare una piattaforma pubblica per le osservazioni sul regolamento del ticket», osserva la consigliera regionale. «L’obiettivo del MoVimento 5 Stelle resta quello di promuovere la massima partecipazione della cittadinanza, con un percorso di incontri e dibattiti pubblici che a nostro avviso deve trovare compimento in una consultazione popolare: l’ultima parola spetta ai veneziani», conclude Baldin.

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

 

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