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BOOM DEGLI EXPAT VENETI (+13,3%), MA LA LEGA PENSA SOLO AI PRONIPOTI DI CHI È MIGRATO DUE SECOLI FA

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Emigrazione. Baldin (M5S): «Boom degli expat veneti (+13,3%), ma la Lega pensa solo ai pronipoti di chi è migrato due secoli fa»

Venezia, 22 novembre 2022 – «I veneti, in particolare i giovani, se ne vanno da questa regione e lo fanno con una tendenza sei volte superiore al dato nazionale. La maggioranza in Consiglio regionale, però, ha bocciato le mie proposte per fermare la fuga dei veneti e per favorire il rientro dei giovani veneti emigrati. Assurdo: i soldi non mancano, lo ha detto Corazzari in Aula, ma la Regione non sa come spenderli». Così la consigliera regionale Erika Baldin, del MoVimento 5 Stelle, a margine della seduta odierna del Consiglio regionale del Veneto dov’è stata approvato il Piano triennale degli interventi a favore dei veneti nel mondo.

«Un piano in assoluta continuità con il precedente triennio, nonostante tutti gli indicatori siano negativi e descrivano, purtroppo, una situazione in peggioramento. Il trend di progressiva crescita delle iscrizioni all’AIRE, iniziato a partire dai primi anni duemila, si è intensificato dal 2011 e in meno di dieci anni le iscrizioni annue quasi raddoppiate. Nel 2019 in Veneto le iscrizioni all’AIRE sono state oltre 15 mila (pari all’11,5% del totale nazionale), in aumento del +13,3% rispetto all’anno precedente (mentre l’Italia nel complesso segna un ben più contenuto +2%)», commenta Baldin, citando i dati della stessa relazione regionale sull’attività svolta nel passato triennio, che vedono il Veneto tra le regioni con il maggiore incremento dell’emigrazione nel 2019 e al secondo posto per numero di espatri nel corso dell’anno.

«Una vera e propria emorragia, in costante crescita, che riguarda soprattutto i giovani: è il noto problema della fuga dei cervelli, che impoverisce il nostro territorio e ci fa perdere competitività rispetto ad altre regioni. Le politiche fin qui messe in campo dalla Lega non hanno prodotto alcuna significativa inversione di tendenza, perciò avevo proposto con due Ordini del giorno di spostare delle risorse per favorire il rientro dei giovani già emigrati, da un lato, e dall’altro per fermare la fuga dei veneti con interventi per rendere il Veneto più attrattivo. Le due proposte, assieme a una terza relativa al rispetto dei migranti di tutti i popoli e di tutte le provenienze, hanno avuto parere negativo da parte della maggioranza in Consiglio regionale, nonostante le risorse per finanziarli ci siano come ricordato anche dallo stesso assessore Corazzari nel suo intervento in Aula. Trovo assurdo pensare ai veneti nel mondo come se ci fossero solo i pronipoti di chi è emigrato nell’Ottocento, dimenticando i giovani dei giorni nostri che espatriano perché all’estero trovano più opportunità», conclude Baldin.

I due Ordini del giorno, sottoscritti anche da Cristina Guarda di Europa Verde, proponevano nel dettaglio di “prevedere, nell’ambito della promozione del sistema Veneto, approfondimenti specifici per incentivare e favorire, nei paesi di maggior destinazione odierna, il rientro dei veneti emigrati da poco” e di “porre in essere azioni volte a disincentivare l’emigrazione dal Veneto attraverso il sostegno e la promozione di misure finalizzate a rendere la regione un territorio in cui si trovano: maggiori opportunità e migliori condizioni di lavoro; prospettive di crescita e realizzazione professionale e personale; maggiori possibilità di fare carriera e avere successo; maggiori possibilità di essere valorizzati e di sperimentare ambienti innovativi, multiculturali, vivaci, sfidanti e meritocratici”.

Erika Baldin (M5S), consigliera regionale

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SOVRAFFOLLAMENTO, NIENTE CORSE BIS, CARENZE A BORDO: LA REGIONE INTERVENGA PER LA LINEA 80 DEGLI AUTOBUS TRA CHIOGGIA E VENEZIA

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Trasporti. Baldin (M5S): «Sovraffollamento, niente corse bis, carenze a bordo: la Regione intervenga per la linea 80 degli autobus tra Chioggia e Venezia»

Dopo la ferrovia Chioggia-Rovigo, che si chiede venga sottoposta a standard qualitativi di servizio almeno pari a quelli di Trenitalia, anche i disservizi lungo la linea 80 degli autobus che collegano Chioggia e Sottomarina a Venezia sono sotto l’attenzione di Erika Baldin. La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio Regionale del Veneto ha presentato un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta di palazzo Balbi, per conoscere quali azioni -per quanto di competenza- la Regione intenda porre in essere in relazione alle tante segnalazioni che quotidianamente arrivano dalle e dagli utenti. «Risulta – spiega Baldin – che non venga fatto fronte al sovraffollamento, attraverso corse bis. La capienza dei veicoli non è sufficiente a soddisfare le esigenze delle e dei passeggeri». La consigliera regionale fa riferimento soprattutto alle corse notturne da Sottomarina a Venezia (orari 4.30 – 6.30) e quelle che le lavoratrici e i lavoratori pendolari utilizzano per il ritorno in laguna sud, tra le ore 16 e le 18: «Molte persone sono costrette a rimanere in piedi anche un’ora, senza contare coloro che nelle fermate intermedie vengono lasciate a terra per il sovraffollamento, dovendo attendere almeno mezz’ora negli stalli a ridosso della strada 309 Romea». Tra i disagi, anche il fatto che alcuni autobus sono privi di tendine parasole e di braccioli dal lato corridoio. «Non solo: in nessuno dei mezzi – conclude l’esponente del M5S – è installato un sistema di segnalazione della fermata successiva, particolarmente utile per chi non viaggia spesso lungo la linea 80. Pagare biglietti e abbonamenti senza poter fruire di un servizio efficace è ingiusto e fastidioso, la Regione deve saperlo e provvedere, per quanto possibile, a eliminare anche queste diseguaglianze tra le differenti parti del suo territorio».

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

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