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SOSTENIBILITÀ, NO ALLA RIDUZIONE DELLO SFORZO PESCA

pesca sostenibile – blog

Comunicato stampa

Pesca. Baldin (M5S): «Sostenibilità, senza integralismi: no alla riduzione dello sforzo pesca»

Venezia, 22 marzo 2021 – «Un’ulteriore riduzione dello sforzo di pesca rischia di avere conseguenze molto pesanti per il Veneto e in particolare per il distretto ittico di Chioggia e Rovigo». Così la consigliera regionale Erika Baldin, del Movimento 5 Stelle, che interviene dopo il grido dall’allarme lanciato da Emanuele Mazzaro, direttore del Mercato ittico di Chioggia, in merito all’ipotesi ventilata in sede europea di una riduzione dello sforzo pesca tra il 10 e il 30 percento per la pesca demersale e dei piccoli pelagici in Adriatico.

«Il futuro della pesca è nel segno della sostenibilità, ambientale e sociale. Senza però eccedere in posizioni ideologiche e annessi integralismi: con la logica del “tutto subito” si rischia di uccidere le imprese della filiera ittica, duemila solo tra Chioggia e Rovigo. Bisogna invece avere lo sguardo lungo, investire nella riconversione ecologica e nell’ammodernamento del settore a partire dal rinnovo della flotta peschereccia con motori ecologici», aggiunge Baldin.

«Questi sono i progetti prioritari che ho indicato in consiglio regionale nella discussione sul Recovery Plan, assieme alla pulizia dell’Adriatico e dei fiumi dalla plastica. Progetti strategici che hanno ottenuto il voto favorevole dell’Aula: ora mi aspetto che la Regione porti avanti, anche in Europa, questa linea sulla pesca sostenibile. Non esiste transizione ecologica senza giustizia sociale».

Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), consigliera regionale

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AMBIENTE. BALDIN (M5S): «BRACCONAGGIO NELL’OASI DI CA’ DI MEZZO, POTENZIARE LA SORVEGLIANZA»

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Venezia, 12 feb 2021 – «La Regione è a conoscenza degli episodi di bracconaggio denunciati da Legambiente? Il circolo ambientalista del Piovese ha detto di ricevere continue segnalazioni di persone che vanno a caccia nell’oasi, parliamo quindi di cacciatori di frodo. L’Oasi di Ca’ di Mezzo è stata la prima area di fitodepurazione italiana, un luogo di altissimo interesse naturale nonché zona di ripopolamento e cattura interdetta alla caccia. È necessario garantire un’adeguata sorveglianza della riserva per salvaguardare gli equilibri naturali e la biodiversità dai danni causati dai bracconieri. Bisogna dunque assicurare i controlli e ripristinare il numero di emergenza per le segnalazioni».

Così la consigliera regionale Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), che nella giornata di oggi ha depositato un’interrogazione relativa all’area umida di Ca’ di Mezzo, tra il Canal Morto e il fiume Bacchiglione, ai confini con Civè di Correzzola e Chioggia. Queste le richieste alla Giunta regionale, messe nero su bianco dalla consigliera pentastellata: “come si intenda potenziare la sorveglianza da parte del nucleo di vigilanza ittico-venatoria, anche in collaborazione con i carabinieri forestali e se si intenda ripristinare il numero di emergenza specifico per le segnalazioni”.

Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), consigliera regionale

Foto di Domenico Salvagnin da https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:The_Bridge_(7006185058).jpg
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