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DEMENZA E ALZHEIMER, PIÙ RISORSE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DECADIMENTO COGNITIVO

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Politiche sociali. Baldin (M5S): «Demenze, più risorse per la diagnosi precoce»

Venezia, 3 dicembre 2021 – «Il Consiglio regionale ha approvato l’emendamento per il potenziamento delle risorse dedicate alla diagnosi precoce, cura e monitoraggio dei pazienti con decadimento cognitivo». Ne dà notizia Erika Baldin, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, che ha proposto l’emendamento alla manovra 2022 nel Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR). «Tra gli interventi da finanziare sono compresi anche i casi ad insorgenza giovanile, ovvero la fascia di utenza under 65», spiega Baldin. «L’emendamento era sostenuto anche dalle conferenze dei sindaci delle Ulss e risponde a un’esigenza fortemente sentita nel territorio», conclude la consigliera regionale, che si dichiara «soddisfatta del sì del Consiglio».

Erika Baldin (M5S), consigliera regionale

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INFERMIERI ALLA GUIDA DELL’AUTO-MEDICA DEL SUEM, HO CHIESTO ALLA GIUNTA REGIONALE SE LA RITIENE UNA SCELTA OPPORTUNA

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Sanità. Baldin (M5S): «Infermieri autisti, è questo il modello veneto?»

Venezia, 19 novembre 2021 – La consigliera regionale Erika Baldin, del MoVimento 5 Stelle, ha depositato un’interrogazione a risposta immediata per chiedere alla Giunta regionale “quanto sia diffuso l’utilizzo di personale infermieristico come autista di automedica nei SUEM e nei pronto soccorso del Veneto e, alla luce delle difficoltà diffuse nel reperimento di infermieri per le ordinarie attività di cura e assistenza, se ritenga che un tale tipo di scelta sia opportuna”.

L’interrogazione prende le mosse dalla sperimentazione avviata al pronto soccorso dell’Ospedale di Bassano del Grappa, che prevedrebbe la guida dell’automedica da parte di un infermiere e non di un autista soccorritore. Decisione, questa, che ha subito suscitato le proteste da parte dei sindacati di categoria, dell’Ordine delle professioni infermieristiche e della Funzione Pubblica CGIL di Vicenza. «In effetti c’è da chiedersi, e l’ho fatto con la mia interrogazione, se si tratti di una scelta opportuna. Ogni professionista ha un suo ruolo specifico e ha ragione la CGIL a sottolineare che sovrapposizioni e confusioni tra i ruoli rischiano di creare disservizi e inefficienze», dichiara Baldin.

«Sia chiaro – sottolinea la consigliera – che non discuto la legittimità della scelta dell’Ulss 7 Pedemontana. Va fatta però una considerazione più ampia, tenendo conto che per questa specifica mansione sarebbe prevista un’altra figura professionale, quella dell’autista soccorritore, come sottolineano i sindacati. Non si capisce quindi perché affidarla agli infermieri, già gravati dalla mole di lavoro straordinaria causata dalla pandemia».

Il ragionamento si sposta poi sul piano regionale. «Ho appreso da fonti stampa – prosegue infatti Baldin – che secondo il direttore generale dell’Ulss l’utilizzo degli infermieri come autisti sarebbe prassi nei SUEM e nei pronto soccorso della Regione. Da questo punto di vista, fuori da ogni polemica, auspico che la Giunta Zaia possa chiarire che il “modello veneto” non è quello delle automediche guidate dagli infermieri invece che dagli autisti specializzati», conclude l’esponente del MoVimento 5 Stelle.

Erika Baldin (M5S), consigliera regionale

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