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CONTAGI E SICUREZZA SUL LAVORO, IL TAVOLO REGIONALE NON SI È MAI RIUNITO NEL 2020!

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Comunicato stampa
Lavoro. Baldin (M5S): «Contagi e sicurezza sul lavoro, tavolo regionale mai riunito nel 2020: cosa aspetta la Giunta?»

Venezia, 28 gen 2021 – «Il Tavolo regionale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non si è mai riunito nel corso del 2020: è un fatto gravissimo! Parliamo del comitato di coordinamento tra Regione e parti sociali che, tra l’altro, dovrebbe occuparsi del monitoraggio periodico degli interventi in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori previsti dal Piano strategico regionale. Monitoraggio periodico che, evidentemente, è mancato per tutto lo scorso anno», commenta la consigliera regionale Erika Baldin (Movimento 5 Stelle).

«Il 22 dicembre, nell’ambito della sessione di Bilancio, il Consiglio regionale ha approvato a larghissima maggioranza un mio ordine del giorno per impegnare la Giunta “a provvedere con urgenza ai fini della convocazione del Comitato regionale di coordinamento su salute e sicurezza sul lavoro”», sottolinea Baldin. Che aggiunge: «È passato più di un mese e il tavolo non è ancora stato convocato».

«Nel frattempo, la piaga degli infortuni sul lavoro non si è certo interrotta: anzi, proprio in questi giorni abbiamo la conferma che la situazione si è aggravata. Al dato degli infortuni si somma infatti quello dei contagi sul lavoro da Covid, pari a 1.912 solo nella mia provincia nel corso dell’anno e 669 solo nel mese di dicembre».

«A fronte di tutto ciò è chiaro che il tavolo dev’essere convocato immediatamente, non è pensabile affrontare questa gravissima situazione senza un attento monitoraggio, condiviso con le parti sociali: se la Giunta non provvederà con urgenza, depositerò un atto formale in consiglio regionale per chiederne conto», conclude la consigliera regionale.

Erika Baldin (Movimento 5 Stelle), consigliera regionale

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LEGGE DI BILANCIO, IMPORTANTI RISULTATI PER I PESCATORI: 200 MILIONI DI EURO IN PIÙ DEDICATI AL COMPARTO

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Pesca. D’Incà, Gallinella, Baldin (M5S): «Sostegno al reddito dei pescatori, 50 milioni di euro in Legge di Bilancio. Altri 150 milioni di euro al Fondo per la pesca»

Venezia, 29 dic 2020 – «Il governo c’è, ancora una volta al fianco dei pescatori con la legge di bilancio che verrà approvata mercoledì 30 al Senato. Con un emendamento sostenuto da tutte le forze politiche, è stato infatti riconosciuto un trattamento di sostegno al reddito per i lavoratori della pesca che hanno subito una sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, o una riduzione del reddito, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Alla misura sono destinati 31,1 milioni di euro per il 2021. Altri 19 milioni alle indennità per fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio». Così il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, il Presidente della Commissione Agricoltura e Pesca, Filippo Gallinella, e la Consigliera regionale Erika Baldin.

I tre portavoce del Movimento 5 Stelle non hanno dubbi: «Crediamo che oggi sia stato raggiunto un importante risultato per i lavoratori della pesca, esprimiamo la massima soddisfazione per l’inserimento in legge di bilancio di questa fondamentale misura di sostegno al reddito dei pescatori. È un dossier che abbiamo seguito fin dall’inizio. Per 2021 l’obiettivo è di completare anche l’iter alla Camera della proposta di legge sulla pesca marittima per dare ulteriori risposte al settore. Il nostro impegno è di arrivare a un ammortizzatore sociale più stabile per i lavoratori della pesca».

«Il trattamento di sostegno al reddito per sospensione o riduzione dovuta all’emergenza coronavirus, da richiedersi all’INPS, potrà avere una durata massima di 90 giorni, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 30 giugno 2021. Potranno fare richiesta tutti i lavoratori della pesca marittima, delle acque interne e lagunari, ivi compresi i soci lavoratori di cooperative della piccola pesca, gli armatori e i proprietari armatori, imbarcati sulla nave dai medesimi gestita e i pescatori autonomi non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie ad esclusione della gestione separata, che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19», spiegano D’Incà, Gallinella e Baldin.

«In aggiunta a questa misura, l’art. 49 del ddl Bilancio finanzia 12 milioni di euro per l’indennità per fermo pesca obbligatorio e 7 milioni per quello non obbligatorio: queste cifre, sommate al sostegno al reddito per cause covid, valgono in totale 50,1 milioni di euro per l’anno 2021. Ci sono poi altri 150 milioni di euro stanziati con l’art. 21 della legge di Bilancio, già approvato alla Camera, che serviranno a finanziare nell’anno 2021 il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura», concludono i tre portavoce del Movimento 5 Stelle.

Federico D’Incà, Ministro per i rapporti con il Parlamento
Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura e Pesca
Erika Baldin, Consigliera regionale

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