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SCUOLA. BALDIN (M5S): PROGETTO “FACCIAMO ECOSCUOLA”, CHIOGGIA VINCE ANCORA

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«Le scuole di Chioggia fanno il bis. Quest’anno è stata la “Caccin” ad essere premiata, seguendo le orme del “Galilei” nella passata stagione. Sono molto felice che, per la seconda volta, la mia città vinca questa competizione tra scuole, che si combatte a suon di progetti virtuosi. I fondi erogati agli istituti, che permettono di realizzare le idee di studenti e professori, arrivano dal taglio degli stipendi degli eletti del M5S, che vengono così reinvestiti nel mondo dell’istruzione». Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, originaria e residente a Chioggia, candidata alle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Venezia.

Nella seconda edizione dell’iniziativa benefica organizzata dal Movimento 5 Stelle “Facciamo Scuola” (che quest’anno guarda all’ambiente, prendendo il prefisso “Eco”), la Città di Chioggia vanta nuovamente un proprio Istituto Scolastico tra i vincitori del Veneto: la Scuola Primaria “Bruno Caccin”. Lo scorso anno, infatti, a vincere era stata la Scuola secondaria di primo grado “Galileo Galilei”, che fa parte anch’essa dell’Istituto Comprensivo Statale “Chioggia 5”.

Il progetto vincitore, dal titolo “Per una scuola bio-etica”, prevede la sistemazione definitiva del campetto scolastico di basket/pallavolo, la messa in sicurezza della chiesetta sconsacrata che sorge nel complesso scolastico e la sua trasformazione in laboratorio/giardino, la risistemazione dell’orto e la creazione di un centro di osservazione delle dune naturali esistenti all’interno del perimetro del giardino stesso.

Grazie ai fondi ricevuti verranno inoltre organizzate attività di educazione naturalistica, di educazione alimentare (orto bio), di risparmio e riciclo dell’acqua piovana e di sensibilizzazione al “plastic free”.

«Questo nuovo successo – aggiunge Baldin – dimostra appieno la notevole vivacità del modo dell’istruzione di Chioggia e lo spirito di iniziativa degli insegnanti, che hanno predisposto i progetti coinvolgendo i ragazzi, che hanno spesso fornito un contributo determinante. Gettiamo così le basi per portare questi giovani a essere cittadini migliori, più partecipativi e coinvolti nella società civile. Sono particolarmente orgogliosa di averlo permesso, con il contributo del mio stipendio e di quello dei miei colleghi. La partecipazione, come si sa, è l’idea fondante del Movimento 5 Stelle».

Mercoledì 22 luglio 2020


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.


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AttualitàComunicati stampa

MAFIA. BALDIN (M5S): VENEZIA TOLGA LA TESTA DA SOTTO LA SABBIA E FACCIA DIVENTARE LA LOTTA ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA UN IMPEGNO QUOTIDIANO

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«Ormai il cancro non è più solo un sospetto. È fin troppo ben radicato e in alcune zone, come a Eraclea, è già andato in metastasi. È ora che Venezia – e l’intera provincia – tolga la testa da sotto la sabbia e faccia diventare la lotta alla criminalità organizzata un impegno quotidiano, non un soprammobile scomodo, da nascondere nelle foto di famiglia». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle e candidata alle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Venezia, lega i risvolti sempre nuovi che emergono dal processo ai casalesi per la bufera sul comune di Eraclea con la presentazione in Consiglio regionale della relazione di fine mandato dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, approvata oggi all’unanimità a palazzo Ferro Fini.

Baldin prosegue: «Lo denuncio a gran voce. Il nostro tessuto socio-economico-istituzionale è bravissimo a stupirsi per i titoli sui giornali, ad applaudire per le operazioni della Dda e della Gdf, ma poi ci si ferma lì. Come è possibile che, come scrive il Prof. Guidotto nella relazione, tutto il nostro territorio sia colmo di infiltrazioni e che la situazione sia cambiata in peggio, da quando alcune ditte collegate alla camorra vinsero appalti in Regione per lavori a palazzo Ferro Fini e al Balbi nel 1988 e nel 1991? Ci stupiamo soltanto a parole?».

«La sottovalutazione è generale, con un atteggiamento di indifferenza verso i campanelli di allarme del ministero dell’Interno che hanno permesso ai nuclei di mafia, ‘ndrangheta e camorra di radicarsi a fondo. Le istituzioni hanno grandi responsabilità, perché è mancata una strategia organica di contrasto al fenomeno criminale sui piani economico e sociale nelle zone meno fortunate (la mala del Brenta nacque appunto in un contesto povero e degradato). La Regione doveva mettere in piedi forti azioni culturali e divulgative per la popolazione, ma sono state solo sporadiche, e l’Osservatorio doveva basarsi sulla collaborazione con personale dell’ufficio scolastico regionale, che non si è mai visto».

«Il Prefetto Zappalorto – aggiunge la politica veneziana – nel documento ha parlato di assenza di anticorpi a Venezia: “Il litorale veneziano è una zona dove ci sono interessi fortissimi. Non c’è solo Eraclea, c’è Caorle, c’è Jesolo, ci sono altre realtà che vanno indagate perché queste cose non avvengano più. Bisogna creare gli anticorpi» Parole forti, che si collegano all’allarme che sto lanciando da mesi per il pericolo di “shopping mafioso” nelle aziende di turismo e ristorazione colpite dalla crisi del Covid. Pericolo acclarato dalla recente indagine della GdF. Sulle 2.700 imprese nate in Veneto in due mesi di lockdown – una cifra incredibilmente alta – 900 sono gestite da persone con precedenti penali. Di questi, 200 sono pregiudicati per reati specifici: mafia, usura, frode fiscale e riciclaggio.

«Nel Veneto vengono prima gli “schei”, anche a discapito della trasparenza e della correttezza. Noi del M5S – conclude Baldin – non ci stiamo. Prima di tutto viene la legalità e i comportamenti onesti. In questo campo i compromessi non esistono. Perché, se li facciamo esistere e li accettiamo in mezzo a noi, eccone i risultati: da Eraclea, alle infiltrazioni sul litorale, alla vergogna epocale del Mose».

Martedì 21 luglio 2020

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