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INCENERITORE FUSINA. BALDIN (M5S): OK A VIA REGIONALE È UNA DOPPIA DELUSIONE, MA NON MOLLO

flash mob inceneritore fusina

«Le “prescrizioni” non sono “decise” o indecise. Fissano delle soglie e hanno bisogno di cifre precise, non di aggettivi. Leggere queste parole, sulla comunicazione della Via regionale, aumenta lo sconcerto per una decisione improvvida, che va contro la tutela dell’ambiente in un territorio delicato come la Laguna di Venezia. Se accostiamo questo provvedimento alle immagini dell’incendio della 3V Sigma e alla quantità di pesci morti raccolti nei canali vicini, capiamo meglio la portata dell’errore potenziale che la Regione sta commettendo.». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle (al centro nella foto), sull’ok all’ampliamento dell’inceneritore di Fusina arrivato dalla Commissione regionale per la valutazione dell’impatto ambientale.

«Come rappresentante dei cittadini all’interno delle istituzioni – ribadisce la consigliera M5S – sono doppiamente delusa. La struttura regionale ha accelerato su questa decisione in piena emergenza Covid-19, quando non c’era nessuna ragione per farlo. Così facendo, visto lo stop ad ogni assemblea per la pandemia, ha sottratto il diritto di confronto ai cittadini. Comunque la si pensi sull’ampliamento, non è stata una bella pagina per la trasparenza nella presunta “casa di vetro” veneta».

«Ma sull’inceneritore, nonostante tutto, io non mollo – afferma Baldin – continuerò la mia battaglia a fianco dei comitati, appoggiando un’eventuale ricorso al Tar e auspicando che la mia petizione al Parlamento Europeo, presentata poche settimane fa , possa arrivare ad essere discussa in aula. Spero che, almeno a Strasburgo, le ragioni dei cittadini e della tutela dell’ambiente vengano ascoltate».

Venerdì 22 maggio 2020


AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.

FERMIAMO L’INCENERITORE DI FUSINA. IO NON MOLLO…

http://www.erikabaldin.it/inceneritore-fusina-baldin-m5s-assessore-incontra-ministro-inversione-a-u-della-regione-effetto-della-gente-in-piazza-lettera-ufficiale-che-ammette-petizione-al-parlamento-europeo/

http://www.erikabaldin.it/manifestazione-contro-inceneritore-fusina-nella-giornata-mondiale-dellambiente-sottolinea-il-rischio-che-corriamo-video/

http://www.erikabaldin.it/baldin-m5s-inceneritore-fusina-progetto-che-guarda-al-passato-ammessa-la-mia-petizione-al-parlamento-europeo/

http://www.erikabaldin.it/inceneritore-fusina-baldin-m5s-ok-a-via-regionale-e-una-doppia-delusione-ma-non-mollo/

https://www.erikabaldin.it/ambiente-venezia-baldin-m5s-inceneritore-fusina-petizione-al-parlamento-europeo/ (Video con Eleonora Evi)


https://www.erikabaldin.it/emergenza-coronavirus-fusina-baldin-m5s-che-succede-al-progetto-del-nuovo-inceneritore-di-fusina-vista-lemergenza-pandemia/


https://www.erikabaldin.it/ambiente-baldin-m5s-fermiamo-liter-dellinceneritore-di-fusina-ho-coinvolto-il-ministero-per-la-via-nazionale/


https://www.erikabaldin.it/sullinceneritore-di-fusina-non-mollo-fermiamolo/

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TURISMO. BALDIN (M5S): COMUNI IN ORDINE SPARSO SU SPIAGGE LIBERE, SERVE UN COORDINAMENTO CON LA REGIONE PER AVERE UNA LINEA UNICA

Coronavirus/Turismo. Baldin (M5S): bene stanziamenti e bonus vacanze. Risolvere nodo spiagge libere: chiusura sbagliata, servono convenzioni

«Va benissimo che i comuni veneti del G20 chiedano il riconoscimento dello status di “Città Balneare”, ma non dobbiamo far scivolare la questione delle spiagge libere ai margini del tavolo di discussione». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, sulla preparazione della stagione balneare nei comuni del litorale e, nello specifico, sulle scelte di gestione delle aree senza concessionari.

«Auspico – dice la consigliera M5S – che nessuno preveda di chiudere le spiagge libere (che nel corso degli anni si sono sempre più ridotte), perché si impedirebbe alle persone in difficoltà economiche di recarsi al mare. Così, dopo le quarantene di serie A e quelle di serie B, avremmo pure l’estate di serie C».

«Sulla questione – prosegue la politica veneziana – i comuni stanno andando in ordine sparso, con tempistiche, esigenze e sensibilità diverse. Spero si faccia ordine per trovare subito una linea unica, senza lasciare spazio a libere interpretazioni locali, che metterebbero in difficoltà i cittadini. Ci vuole un coordinamento tra i comuni balneari, l’Anci e la Regione per unificare le varie filosofie, altrimenti rischiamo uno spezzatino con alcune spiagge libere a controllo zero e, appena parte la stagione, il caos tra gli utenti, che non capiranno (ad esempio) perché Caorle si regola in un modo e Jesolo in un altro».

«L’idea della app sul telefonino per la prenotazione della spiaggia libera è un perfetto esempio della necessità di un coordinamento – conclude Baldin – l’intento è ottimo e il mezzo digitale è perfetto ma, se può funzionare per quelle private, sulle aree libere a livello locale diventa estremamente complicato. Solo una regia regionale e multi-comunale potrà avere le risorse e l’organizzazione che permettano di mettere in piedi un sistema che garantisca davvero il controllo e la sicurezza nella fruizione delle spiagge libere venete».

martedì 19 maggio 2020

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