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CORONAVIRUS. BALDIN (M5S): SOSTEGNI ALLA PESCA, ATTACCHI DELLA LEGA PENOSI E SBALLATI, UE CI HA ASCOLTATI

pescherecci chioggia

«In un momento così particolare e delicato la critica ci può stare. L’attacco strumentale, di bassa… lega, proprio no». Così Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, sugli affondi del Carroccio sulle presunte mancate tutele al comparto della pesca: «Gli attacchi dei giorni scorsi degli esponenti locali della Lega sono risultati fuori tempo, penosi e sballati. Infatti la Commissione europea, nel secondo pacchetto di modifiche al FEAMP, ci ha ascoltato, accogliendo gran parte delle misure di sostegno proposte dal Movimento 5 Stelle».

«Determinante e rassicurante per i nostri addetti l’ok al rimborso del fermo pesca temporaneo per causa pandemia – osserva la consigliera M5S – Ora avanti con le misure: i pescatori della marineria di Chioggia attendono risposte rapide. Per questo auspichiamo che anche la Lega, nel Parlamento europeo, non faccia ostruzionismo e lavori con senso di responsabilità per approvare rapidamente questo pacchetto, nella prossima seduta plenaria tra due settimane».

Per quanto riguarda le polemiche e le indecisioni circa la ripresa dell’attività, se scaglionata o per tutto il comparto, per Baldin: «Auspico una posizione unitaria della marineria di Chioggia. Questo non è il momento per le fughe in avanti dei singoli, né per le decisioni affrettate e non ponderate. Dobbiamo valutare bene, pensando soprattutto alla sostenibilità futura del settore, vitale per il nostro territorio e per l’intera regione».


Immagine tratta da www.chioggianews24.it, che ringraziamo

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CORONAVIRUS. BALDIN (M5S): REDDITO DI EMERGENZA INDISPENSABILE ANCHE IN VENETO

reddito emergenza grafica

«I primi segnali e le moltissime testimonianze fanno temere che, in Veneto, le conseguenze economiche del contagio saranno pesantissime. Le persone che perderanno il lavoro o che vedranno drammaticamente ridotte le loro entrate saranno migliaia. A loro dobbiamo dare un segnale chiaro e veloce. Per questo, anche nella nostra regione, il Reddito di Emergenza è indispensabile, e rappresenta la risposta adeguata alle necessità di tante famiglie». Così Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, adatta al territorio veneto la proposta del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, sull’adozione di misure straordinarie di aiuto alle persone in difficoltà, che non hanno i requisiti per accedere ad altri ammortizzatori sociali.

«Attualmente – osserva la consigliera M5S – la platea veneta dei percettori del Reddito di Cittadinanza è di oltre 65mila persone (precisamente 65.658 cittadini coinvolti, compresa la pensione di cittadinanza). Quanti saranno allora i veneti che, dopo la fine della pandemia, avranno bisogno di aiuto? Il doppio? Il triplo? Fate due conti e arriviamo a un quarto di milione di persone».

«Certo che serve il Reddito di Emergenza, anche da noi. Quando il Covid-19 allenterà la presa – prosegue Baldin – ci troveremo con le macerie nel settore turistico, nel commercio, nella ristorazione, nella pesca e nell’agricoltura. Qui e altrove, oltre al sostegno per le imprese, serve, da subito, un aiuto ai dipendenti, a tutte le persone che perderanno il lavoro o che lo vedranno ridotto. Pensiamo agli stagionali, ai dipendenti del settore turismo, alla marea di precari di cui non si occupa nessuno, al piccolo artigiano che già prima era con l’acqua alla gola e adesso non sa come pagare le bollette. Dobbiamo proteggerli, perché ci aspetta un cambiamento epocale delle abitudini e della struttura socio-economica».

«Rem, Reddito, sussidio, integrazione. Che sia di emergenza o di ricostruzione, chiamiamolo come volete – afferma Baldin – ma i soldi alla gente normale, che dopo la pandemia farà fatica ad arrivare a fine mese, servono anche qui da noi in Veneto. Se prima il RdC era migliorabile, adesso una qualche misura che finisca nelle tasche vuote dei cittadini – e non solo delle imprese – è indispensabile. Niente bandiere, niente polemiche strumentali, ora pensiamo solo a risollevarci».

A tal proposito, la consigliera regionale di Chioggia cita una riflessione dello storico Yuval Noah Harari apparsa nei giorni scorsi sul Financial Times: “Dobbiamo agire con rapidità e determinazione. Dovremmo anche tener conto delle conseguenze a lungo termine delle nostre azioni. Nello scegliere tra varie alternative, dovremmo chiederci non solo come superare i pericoli immediati, ma anche in che tipo di mondo vivremo quando la tempesta sarà passata”. «E’ così. Credo che il Veneto post pandemia debba riscoprirsi molto più attento verso i più deboli. La nostra società deve tener conto di loro, per potersi dire evoluta e civile».

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