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Asili nido per tutti ma gratuiti per i redditi più bassi

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La situazione degli asili nido è critica nel Veneto: riescono ad accogliere solo il 25% dei bambini, e le rette sono sempre più care” dice Erika Baldin Consigliera veneta del Movimento 5 Stelle “Il Veneto risulta essere il fanalino di coda del Nord Est. E’ necessario un immediato intervento per questo servizio strategico alle famiglie.

Condivido pienamente la linea di Conte, che ha sottolineato quanto gli asili nido possano contribuire a combattere le diseguaglianze sociali e favorire l’integrazione delle donne.

Ma non è soltanto una questione di finanziamento al sistema degli asili, bisogna andare oltre. La Lega al governo aveva tanto sbandierato la sua presunta volontà di politica a sostegno della famiglia. In realtà ministri ed esponenti nazionali del partito ci hanno venduto 14 mesi di slogan per avere titoli di giornali.

Dove governa il territorio, come in Veneto, dimostri di voler fare davvero qualcosa. Zaia non si fermi ad allargare i cordoni della borsa per finanziare gli asili, ma impegni la regione in una vera politica per la famiglia iniziando a quelle a favore delle madri lavoratrici e delle famiglie indigenti, smettendola ad esempio di escludere dalle mense i figli delle coppie che non riescono ad arrivare a fine mese.

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Comunicati stampaIstruzioneTerritorio

Buono Scuola, Presentato in Commissione il nuovo bando, ma rispetto all’anno scorso il contributo è dimezzato

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Oggi nella Sesta commissione consiliare è stato presentato il nuovo bando per il contributo regionale denominato ‘Buono Scuola’, accompagnato da una spiacevole novità: infatti quest’anno il contributo è stato dimezzato.

Mancano all’appello 1,5 milioni di euro rispetto allo scorso anno. Praticamente si riuscirà a mala pena a coprire le spese a carico dei disabili.

I criteri di riparto del Buono Scuola ricalcano quelli degli anni scorsi. L’obiettivo è l’assegnazione di contributi per la frequenza della scuola dell’obbligo, ma lo stanziamento è di 2 milioni di euro, a differenza dei 3,5 milioni di euro dell’anno precedente. È riservato a studenti residenti nel territorio regionale frequentanti scuole pubbliche e paritarie. Viene erogato, giustamente, al 100% delle spese ai disabili; agli altri, tramite un assegno fino a 15mila euro a studente, ai restanti solo per l’ammontare della quota d’iscrizione. Sono previste 3 fasce Isee.

Dopo l’approvazione in Commissione si deve tornare in Giunta per la stesura finale del bando. Di seguito, in estrema sintesi, le tappe per poter accedere al Buono Scuola: entro aprile le scuole si accreditano per ottenere il buono, le famiglie presentano la richiesta, la Regione infine, verificati i documenti, eroga il sostegno. Si tratta di circa 4500 domande all’anno, che ‘cubano’ nel complesso oltre 10 milioni di euro, assegnati innanzitutto ai disabili, il restante, agli altri. È evidente che lo stanziamento dello scorso anno non fosse in grado di soddisfare le diverse richieste: aver quasi dimezzato lo stanziamento con questo nuovo bando, evidentemente, non è un buon segnale.

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