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Comunicati stampaInfrastrutture e trasporti

Ponte sul fiume Po, la Regione garantisca alla popolazione il rispetto delle esigenze dei residenti

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Mancano ancora due settimane all’avvio del cantiere sul ponte sul fiume Po che collega Veneto ed Emilia Romagna, ma già i Comuni avvertono che non ci sono le condizioni per dare il via ai lavori.

La Regione deve intervenire immediatamente, garantendo alla popolazione il rispetto delle esigenze di residenti, pendolari e utenti del ponte ho già chiesto informazioni sull’argomento tramite un’interrogazione a risposta immediata che ho sottoposto alla giunta regionale a fine aprile, ma finora non ho ottenuto alcuna risposta.

Che tacciano pure sulle mie interrogazioni ma che il governo veneto non si sogni di tacere sulle legittime richieste della popolazione. Siamo alle solite, ci sono veneti di serie A ai quali vanno tutte le attenzioni della Lega e di Zaia, e veneti di serie B che invece rimangono inascoltati.

Eppure dalla zona hanno già fatto sapere che se non verranno ascoltate le richieste del territorio si potrebbe arrivare a gravi ripercussioni per la Mille Miglia e per il Giro d’Italia, se non per il cantiere stesso. Dobbiamo arrivare a questo punto perché la Regione dia ascolto ai suoi cittadini?.

Io non mollo, questo è certo e porterò di fronte alle istituzioni e agli enti interessati tutte le richieste dei cittadini e dei Comuni. Questa è una battaglia di civiltà.

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Ponte sul Po a Occhiobello: formalizzata una Interrogazione per fare chiarezza sulla situazione dei lavori

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Il ponte sul Po a Santa Maria Maddalena di Occhiobello finisce sul tavolo della Giunta regionale: ho formalizzato, infatti, una Interrogazione per fare chiarezza sulla situazione legata ai lavori sul ponte.

Il 21 di maggio prenderanno il via lungo la SS16 i lavori di ristrutturazione del ponte sul Po che collega Santa Maria Maddalena di Occhiobello a Pontelagoscuro. Si tratta di un punto di comunicazione importantissimo fra Veneto ed Emilia Romagna, che necessita di urgente manutenzione e di interventi di risanamento strutturale: si dovrà procedere alla demolizione e al rifacimento totale della soletta, mentre lo stato dei travi di sostegno dell’infrastruttura costituisce a oggi un’incognita. I lavori, che pure sono indispensabili, destano notevole preoccupazione e ora tanto i cittadini quanto gli amministratori locali sono in ansia. Tutte le volte che il ponte è stato oggetto di manutenzioni straordinarie, i disagi che ne sono conseguiti sono stati fortissimi.

Il ponte è un passaggio obbligato per chi deve attraversare il grande fiume, una tratta percorsa ogni giorno da migliaia di pendolari. Per i tantissimi cittadini che tutti i giorni e si spostano per motivi di lavoro, di studio o altro utilizzando il ponte sul Po le difficoltà saranno pesantissime, con conseguenze su viabilità e salute e con importanti ripercussioni per il tessuto commerciale dovute alla prolungata presenza del maxicantiere. Il cronoprogramma proposto da Anas prevede tempi piuttosto rapidi e ritmi serrati di cantiere, ma i cantieri pubblici in Italia tendono ad accumulare notevoli ritardi, come ampiamente rilevato da uno studio di qualche anno fa condotto su dati del Ministero dell’Economia e del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica.

La nostra regione, pur non collocandosi agli ultimi posti nella classifica di ritardo nelle opere pubbliche riportata nel succitato studio nemmeno guadagna le prime posizioni. Basti pensare al Mose e alla Superstrada Pedemontana Veneta, e ai gravi disagi che ha causato il protrarsi sine die dei lavori di tali opere, a tutt’oggi ben lontane dall’essere ultimate. Per questo motivo voglio conoscere quali iniziative la Giunta regionale intenda intraprendere al fine di sorvegliare lo svolgimento dei lavori sul ponte e il rispetto del cronoprogramma per garantire il minor disagio possibile ai cittadini.

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