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Caso Guidi

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Caso Guidi, M5S: “Il Governo sabota il referendum contro le trivellazioni perché ha un conflitto d’interessi col petrolio. Andare a votare il 17 aprile è la vendetta dei cittadini contro i politici che fanno affari avvelenandoci”

In merito al caso Guidi e al prossimo referendum del 17 aprile, i consiglieri regionali del M5S Erika Baldin, Jacopo Berti, Manuel Brusco e Simone Scarabel dicono:

“Ora è chiaro il motivo per cui il Governo, invitando a non votare, cercava di affossare il referendum del 17 aprile contro le estrazioni di petrolio in mare. Sono le ultime intercettazioni sullo scandalo che ha portato alle dimissioni del ministro Guidi a dircelo: Il Ministro aveva fatto approvare un emendamento per favorire trivellazioni petrolifere su cui faceva affari il suo compagno, oggi indagato. L’ennesimo conflitto di interessi del governo Renzi.

Ora la Guidi si è dimessa come abbiamo chiesto, aspettiamo le dimissioni della Boschi – coinvolta nelle intercettazioni – e abbiamo pronta la mozione di sfiducia nei confronti dell’intero esecutivo.

Ma tutti i cittadini hanno un altro modo per vendicarsi di quei politici che si arricchiscono alle nostre spalle facendo affari con le lobby del petrolio e nel frattempo inquinano il nostro mare avvelenandoci: quello di votare Sì, ed invitare a farlo, in massa il 17 aprile. In questo modo daremo un calcio alle lobby energetiche e al loro giro d’affari con la politica.”

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I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle appoggiano il passaggio di Sappada al Friuli: “Regione e Governo devono attuare politiche forti per la montagna veneta”

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Il Movimento 5 Stelle è la prima forza politica che dichiara il proprio appoggio al passaggio del Comune bellunese di Sappada in Friuli. A dirlo, rilanciando l’annuncio dei 35 senatori del Movimento e del parlamentare bellunese Federico D’Incà, sono i consiglieri regionali M5S: “Rispettare la volontà popolare attraverso il referendum – ribadiscono gli esponenti M5S – è uno dei primi principi per il Movimento”.

“Per questo motivo chiediamo a Zaia, alla Lega e al Partito Democratico – dicono i consiglieri regionali Jacopo Berti, Manuel Brusco, Simone Scarabel ed Erika Baldin – cosa voteranno, dichiarandolo fin d’ora. Se il Veneto non vuole perdere altri pezzi importanti, la Regione e il Governo centrale devono mettere in atto politiche per la montagna veneta, che va salvaguardata come le altre aeree dolomitiche del Trentino Alto Adige e del Friuli”.

“Non possiamo più essere lasciati soli – sostengono i consiglieri – il gravissimo indice di spopolamento delle nostre valli montane è l’indice che punta il dito sul fallimento della politica degli ultimi 20 anni. Oggi abbiamo bisogno di soluzioni lungimiranti vicine al territorio. Esattamente quello che sta facendo il M5S, ascoltando tutte le comunità venete”.

“Per raggiungere questo importante obiettivo serve costruire l’anello ferroviario delle Dolomiti – sottolineano i 5 Stelle – aiutare l’agricoltura di montagna, costruire un piano per il turismo e aiutare le famiglie”.

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