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NUOVI RISCHI AGGIUNTIVI DALL’AMPLIAMENTO DELL’INCENERITORE DI FUSINA, LA REGIONE RISPONDA E PROCEDA AI BIOMONITORAGGI

Ambiente. Baldin (M5S): «Nuovi rischi aggiuntivi dall’ampliamento dell’inceneritore di Fusina, la Regione risponda e proceda ai biomonitoraggi»

La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata -rivolta alla Giunta di Palazzo Balbi- per conoscere quali azioni intenda intraprendere riguardo l’ampliamento dell’inceneritore di Fusina, riemerso nei giorni scorsi dagli organi di stampa assieme ad ulteriori criticità nei consumi di acqua e metano da parte dell’impianto, tra le preoccupazioni dei comitati ambientalisti. «Già lo scorso 29 luglio – ricorda la consigliera – avevo depositato un’interrogazione in materia, tutt’ora priva di riscontro. Viene da pensare di aver agito dove il dente duole, se fanno di tutto per non rispondermi». Il riferimento è al parere dell’Istituto Superiore della Sanità, che nel gennaio scorso aveva demolito lo studio di Eco Progetto, relativo alle ricadute delle emissioni nocive: «Le linee guida – spiega l’esponente del M5S – prescrivono la necessità di un monitoraggio ambientale, a cui può seguire (in base agli esiti) l’attivazione del biomonitoraggio. Eppure, sostiene il rapporto, il modello utilizzato da Veritas e accettato dalla Regione sarebbe datato e inattendibile, a causa del ricorso a parametri di valutazione troppo alti rispetto a quelli, più severi, dettati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità». Se l’allarme lanciato dalle associazioni contrarie all’inceneritore fosse fondato, conclude Erika Baldin, «il rischio per la salute della cittadinanza non sarebbe accettabile, e richiederebbe un intervento proprio da parte della Regione, chiamata ad effettuare tutti i controlli possibili secondo le migliori tecnologie attualmente esistenti».

Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale

erika baldin: