«In parole povere, non si può ignorare l’espressione democratica del Bellunese. La voce delle istituzioni provinciali», sottolinea Baldin, «si somma a quella dei cittadini che lo scorso 24 settembre sono scesi in piazza per ribadire la contrarietà a un progetto scellerato dal punto di vista economico e ambientale. Altro che Olimpiadi sostenibili! Il fatto che anche il Parlamento abbia votato a favore dell’ipotesi di un piano B, sfruttando la pista già esistente a Innsbruck, è una buona notizia: finalmente qualcuno sta aprendo gli occhi. La soluzione è a portata di mano e con le risorse risparmiate si potrebbero realizzare interventi a vantaggio delle popolazioni locali, che chiedono maggiori finanziamenti per il trasporto pubblico e i servizi sanitari».
«Resta però il nodo politico. Zaia ha capito che molto probabilmente la pista da bob non si farà, quindi cerca di fare lo struzzo e cambia la narrazione: prima era la Regione a volere il bob a Cortina, a qualunque prezzo, ora invece se ne può fare a meno, tanto “comunque le Olimpiadi si fanno”. L’importante, come sempre per l’autonomista Zaia, è che di fronte a un problema sia Roma a decidere», conclude Baldin.
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale
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