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SALUTE MENTALE E CONTENZIONE FISICA, LA REGIONE GARANTISCA TRASPARENZA E RIVEDA LE LINEE GUIDA

Venezia, 28 giugno 2023 – «Legare un paziente al letto è una procedura estrema che dovrebbe essere limitata il più possibile, se non addirittura eliminata. Il ricorso alla contenzione fisica è normato da linee guida regionali che prevedono il continuo monitoraggio da parte dell’Ulss: ebbene, ritengo fondamentale che i dati così raccolti siano trasparenti e accessibili, in forma aggregata e garantendo la tutela della privacy». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Veneto, che nella giornata di oggi ha depositato un’interrogazione sul punto.

«Il Covesap, Comitato veneto per la salute pubblica, afferma di aver richiesto questi dati tramite un accesso agli atti, senza ottenere alcuna risposta. La Regione, quindi, avrebbe mantenuto un atteggiamento opaco. Chiedo all’assessora competente, Manuela Lanzarin, di venire quanto prima in commissione Sanità a rispondere alla mia interrogazione e fornire tutti i dati sulla contenzione fisica nelle strutture venete. La questione, delicatissima, impatta sul Veneto fanalino di coda per investimenti in salute mentale e riguarda prevalentemente i servizi psichiatrici, ma non solo. È facile tracciare una correlazione tra le gravi carenze di personale e il ricorso a queste pratiche», osserva Baldin.

«Trattandosi di una forma estrema di limitazione della libertà personale, credo che i veneti abbiano tutto il diritto di essere informati sulla dimensione del fenomeno», aggiunge la consigliera regionale. E conclude: «Una riflessione sulle linee guida andrebbe fatta, anche alla luce delle osservazioni del Covesap. Il Veneto ricorre alla contenzione più della media nazionale? È giusto permettere forme di contenzione fino a 12 o 24 ore? Da questo punto di vista, credo che i dati del monitoraggio possano servire a modificare la normativa in modo informato, alla luce delle reali dimensioni del fenomeno».

erika baldin: