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SALUTO FASCISTA A SAN STINO DI LIVENZA, LA NEOCONSIGLIERA MOTTA SI DIMETTA DAVVERO E IL PRIMA POSSIBILE. VIGILEREMO AFFINCHÉ LO FACCIA, NEL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE

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Venezia, 17 maggio 2023 – «La consigliera Laura Motta ha già dato le dimissioni dalla carica, come le ha chiesto il nuovo sindaco di San Stino di Livenza?». Se lo chiede Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale del Veneto, a proposito della sgradevole vicenda che ha visto protagonista la neoeletta al Consiglio comunale nelle liste della Lega: Motta aveva infatti celebrato il successo elettorale facendosi ritrarre con il braccio teso nel tipico saluto fascista.

Risale a martedì la richiesta di ricusazione da parte del primo cittadino, Gianluca de Stefani: «Bene ha fatto il sindaco -commenta la consigliera regionale- a mostrarsi risoluto e ad invitare Motta alle dimissioni spontanee, rivendicando la propria estraneità politica e morale rispetto a quel gesto. Ma dobbiamo vigilare affinché queste dimissioni vengano effettivamente rassegnate, e che succeda molto presto».

Se è vero che i sindaci giurano sulla Costituzione, nata dalla Resistenza, «è altresì naturale -prosegue Baldin- che anche le persone elette nel Consiglio si dichiarino antifasciste. Ricordo che a pochi metri da quella piazza sono state collocate alcune Pietre d’Inciampo, a perenne monito di coloro che non sono tornati dai lager nazisti, in quanto rastrellati dalle camicie nere». L’esponente del M5S richiama la XII disposizione finale della Carta, che vieta la riorganizzazione -sotto qualsiasi forma- del disciolto PNF, e la legge Mancino che condanna l’apologia di fascismo.

«Non bisogna derubricare l’avvenuto a goliardata -conclude Erika Baldin- perché la storia insegna come azioni presunte innocenti aprono le porte al dilagare di fenomeni preoccupanti, che ignorano la memoria e oltraggiano le vittime. È ora che anche in Italia la destra faccia i conti con i valori fondamentali: Laura Motta chieda scusa e si dimetta dal Consiglio comunale di San Stino».

erika baldin

The author erika baldin

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