«Ma come? Nell’Usl 3, una delle migliori macchine sanitarie del Veneto, dove tutto dovrebbe scorrere alla perfezione, visto che il suo direttore generale è in predicato di prendere il posto di Mantoan, qualcosa si inceppa e salta il pagamento dei premi Covid ai dipendenti di “fascia F”?».
Lo dice in una nota Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle e candidata alle prossime elezioni regionali nella circoscrizione di Venezia, che prosegue: «Oppure per Dal Ben gli addetti alle portinerie, i tecnici e gli amministrativi (che la lotta al Covid non l’hanno combattuta in prima linea, ma l’hanno di certo supportata) sono l’ultima ruota del carro e possono aspettare ad avere quanto dovuto fin dopo l’estate, magari quando lui avrà già fatto le valigie?».
«Domande provocatorie a parte – ribadisce Baldin – che 800 lavoratori della sanità veneziana non riscuotano quando dovuto – e promesso – appare inaccettabile e per nulla rispettoso nei loro confronti. Tecnici, amministrativi e addetti di portineria sono rimasti gli ultimi (e i soli) a non aver ancora visto il bonus, nonostante gli accordi sindacali siglati. A riguardo, confido nell’atteggiamento collaborativo del dg Dal Ben, che è sempre stato aperto al confronto e disponibile».
«Oltre al dovere morale nei confronti di chi ha fatto il proprio lavoro con coscienza anche in periodi difficili – conclude Baldin – i vertici dell’Usl veneziana sono tenuti, per il loro ruolo di gestori di un ente pubblico, a non lasciare che ci siano, in busta paga, figli e figliastri. Gli impegni presi vengano rispettati, che a godere del bonus promesso sia un primario o un addetto alla portineria».
#BaldinM5s
venerdì 7 agosto 2020
AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.