I veneti sono soffocati da una cappa di smog che letteralmente uccide. Dopo dei picchi di polveri come quelli di questi giorni, la mortalità legata a malattie cardiovascolari aumenta per 3-4 giorni e quella per patologie respiratorie per 10 giorni.
Sminuire il problema o restare con le mani in mano significa essere dei killer. Due delle prime cinque città con l’aria più inquinata sono venete e sono Venezia e Padova. Oltre a loro, anche Vicenza ha sforato i livelli di polveri sottili nell’aria circa 50 volte dall’inizio dell’anno.
Treviso domenica ha registrato i dati più preoccupanti d’Italia, le concentrazioni hanno superato i 100 microgrammi/metro cubo in Veneto (a Treviso 104 microgrammi).
A Verona si gira con la mascherina, immersi in una nube tossica. Negli ultimi dieci giorni la soglia di polveri sottili è stata superata nove volte.
Nel frattempo 86 persone al giorno si ammalano di tumore nella nostra regione.
La Regione ha dato pieni poteri ai sindaci per far fronte all’emergenza, ma loro applicano solo le misure più semplici e allo stesso tempo inutili, come le targhe alterne.
Come M5S abbiamo presentato una serie di emendamenti, alcuni dei quali approvati e altri da discutere, per contrastare in modo serio questo problema che ci sta uccidendo.
Simone Scarabel, nel DEFR (documento economia e finanza regionale) ha presentato un emendamento, che è stato approvato, in cui si richiede che la pubblica amministrazione inizi a dare l’esempio pratico, usando forme di trasporto alternative come il car sharing e approcci al lavoro che riducano il traffico, come il telelavoro.
Oltre a questo emendamento, Scarabel ne ha presentato un altro, al collegato alla stabilità, sempre utile alla lotta allo smog. È un emendamento che incentiva l’utilizzo di veicoli elettrici attraverso l’esenzione del bollo auto per loro, mentre per i veicoli ibridi chiediamo di prolungare l’esenzione prevista per tre anni a cinque. Sarà discusso nei prossimi giorni.
Il consigliere Manuel Brusco ne ha pronti due. Uno volto a stanziare risorse per fare il monitoraggio delle centraline fisse e mobili e un altro per dare risorse economiche ai sindaci per attuare le azioni che limitino le emissioni, come contributi per la sostituzione di vecchie caldaie.
Erika Baldin anche ha presentato un emendamento al Bilancio di previsione che prevede l’incremento delle rilevazioni dei livelli di Pm10 e del numero di centraline di monitoraggio. Chiede inoltre di dare supporto ad Arpav per ricerche epidemiologiche relative agli effetti dell’aria inquinata.
“Il M5S –dicono i consiglieri – considera prioritaria la lotta allo smog attraverso il passaggio all’energia pulita e alla mobilità sostenibile. Questi sono semplici emendamenti che ci auguriamo la maggioranza approvi, ma continueremo a lavorare sul tema per ottenere altri risultati, fino alla risoluzione definitiva del problema”.