Venezia, 3 aprile 2023 – L’attacco che Fratelli d’Italia ha sferrato alla dirigente scolastica del liceo Marco Polo di Venezia, Maria Rosaria Cesari, in materia delle cosiddette “carriere alias” trova ferma opposizione da parte di Erika Baldin. La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale risponde alle diffide che la sezione locale del partito di Giorgia Meloni e i gruppi sedicenti “pro vita” hanno avanzato nei confronti della preside veneziana: «Non c’è solo in ballo un basilare principio di libertà della persona -esordisce Baldin- ma anche (se non soprattutto) quello, invocato dallo stesso corpo docente che sta raccogliendo le firme, dell’autonomia scolastica. Che per quanto mi riguarda non è negoziabile, e fa bene la preside Cesari a voler resistere a tanta ingerenza politica».
L’esponente del M5S sollecita che il Consiglio regionale porti urgentemente alla discussione in aula la mozione presentata lo scorso 20 ottobre 2022 dalla collega Cristina Guarda di Europa Verde (sottoscritta dalla stessa Baldin) che intende impegnare la Giunta veneta a farsi promotrice negli istituti scolastici della Regione dell’adozione di regolamenti in grado di disciplinare l’attivazione delle carriere alias. «C’è un tale stridore -argomenta Erika Baldin- tra le dichiarazioni recenti del presidente Luca Zaia riguardo l’apertura a Padova del centro regionale per la transizione sessuale e questi comportamenti oscurantisti da parte del maggior partito di governo nazionale. Che evidentemente si trova più a suo agio con i manifesti offensivi di Casapound nei confronti di Zaia, rispetto al riconoscersi nei valori di una contemporaneità alla quale gli esponenti nazionali di Fratelli d’Italia si mostrano ogni giorno più refrattari».