Veneto, 7 novembre 2023 – «I tagli decisi dal governo Meloni a sanità ed enti locali ricadranno sui cittadini, che vedranno ridursi ulteriormente i servizi offerti dal settore pubblico. Bene ha fatto la Funzione Pubblica CGIL del Veneto a consegnare in Regione le oltre 18 mila firme raccolte per chiedere investimenti e assunzioni in Sanità e nella pubblica amministrazione. Togliere risorse al settore pubblico è il modo più efficace per favorire il privato: non possiamo accettare in alcun modo questa deriva, che ci allontana dai valori costituzionali e ci proietta in una società “americanizzata”, dove al posto del diritto alla salute c’è l’obbligo dell’assicurazione sanitaria». Così Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, nell’esprimere il proprio plauso all’iniziativa della Funzione Pubblica CGIL del Veneto, oggi a Venezia per la consegna delle oltre 18 mila firme raccolte durante la campagna “Senza risorse e personale, la sanità collassa, gli Enti locali chiudono e gli Enti territoriali dello Stato spariscono”.
«Presenterò un ordine del giorno nell’ambito della manovra di bilancio regionale, poiché non è pensabile che il governo Meloni decida di privare il Veneto di decine di milioni di euro senza che la Regione dica nulla», afferma Baldin, che nei giorni scorsi ha già depositato in Consiglio regionale una mozione per stigmatizzare i tagli contenuti nella manovra di Bilancio statale a danno di Regioni ed enti locali. «Uno scenario che metterebbe fine a qualsiasi discussione sull’autonomia», spiega la consigliera regionale. «Di quale federalismo parla Zaia, se il suo governo sottrae le risorse al territorio? In Veneto la cifra sfiora i trenta milioni di euro. Il rischio vero è che quella inaugurata dalla destra sia una nuova stagione di tagli, in assoluta discontinuità con le politiche espansive del governo giallorosso e dei fondi del PNRR ottenuti da Giuseppe Conte», conclude Baldin.