Lavoro. Baldin (M5S): «Rider e studenti, di precariato si muore. Salario minimo, controlli in azienda e stop stage gratuiti»
Venezia, 20 settembre 2022 – «Basta morti sul lavoro, fermiamo la strage in Veneto». Questo l’appello della capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Erika Baldin, che esprime «dolore per le morti del rider di 48 anni nel Trevigiano e dello studente veneziano in alternanza scuola-lavoro» e si stringe ai familiari delle vittime e ai loro colleghi.
«Per noi del MoVimento 5 Stelle il lavoro significa dignità, non morte. Basta precariato, ai rider vanno riconosciute le tutele previste dai contratti nazionali, oltre al salario minimo legale», dichiara Baldin. «Per i giovani bisogna costruire veri tirocini, all’interno di luoghi di lavoro sicuri: stop agli stage gratuiti, e l’alternanza scuola-lavoro va completamente rivista. La priorità va data alla formazione», aggiunge la consigliera regionale.
«I due incidenti, avvenuti nell’arco di 48 ore nella nostra regione, si aggiungono a una lunga scia di lutti: nei primi sette mesi del 2022 in Veneto si sono verificati 60 infortuni mortali sul lavoro, uno ogni tre giorni. Il dato è in aumento rispetto all’anno scorso e in controtendenza rispetto al trend nazionale: c’è un caso Veneto ed è compito della Regione affrontarlo al più presto, partendo dagli strumenti che già esistono ma vanno applicati. In primis il Patto regionale per la sicurezza sul lavoro, sottoscritto da sindacati e imprese, che impegna la Regione a potenziare gli organici Spisal per aumentare controlli e prevenzione», ricorda Baldin, che recentemente ha depositato un’interrogazione alla Giunta regionale chiedendo «a che punto siamo con le azioni previste dal Piano».
Erika Baldin (M5S), consigliera regionale
Venezia, 20 settembre 2022 – «Basta morti sul lavoro, fermiamo la strage in Veneto». Questo l’appello della capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Erika Baldin, che esprime «dolore per le morti del rider di 48 anni nel Trevigiano e dello studente veneziano in alternanza scuola-lavoro» e si stringe ai familiari delle vittime e ai loro colleghi.
«Per noi del MoVimento 5 Stelle il lavoro significa dignità, non morte. Basta precariato, ai rider vanno riconosciute le tutele previste dai contratti nazionali, oltre al salario minimo legale», dichiara Baldin. «Per i giovani bisogna costruire veri tirocini, all’interno di luoghi di lavoro sicuri: stop agli stage gratuiti, e l’alternanza scuola-lavoro va completamente rivista. La priorità va data alla formazione», aggiunge la consigliera regionale.
«I due incidenti, avvenuti nell’arco di 48 ore nella nostra regione, si aggiungono a una lunga scia di lutti: nei primi sette mesi del 2022 in Veneto si sono verificati 60 infortuni mortali sul lavoro, uno ogni tre giorni. Il dato è in aumento rispetto all’anno scorso e in controtendenza rispetto al trend nazionale: c’è un caso Veneto ed è compito della Regione affrontarlo al più presto, partendo dagli strumenti che già esistono ma vanno applicati. In primis il Patto regionale per la sicurezza sul lavoro, sottoscritto da sindacati e imprese, che impegna la Regione a potenziare gli organici Spisal per aumentare controlli e prevenzione», ricorda Baldin, che recentemente ha depositato un’interrogazione alla Giunta regionale chiedendo «a che punto siamo con le azioni previste dal Piano».
Erika Baldin (M5S), consigliera regionale