Venezia, 7 dicembre 2022 – «Ringrazio i giornalisti di Report che con la puntata di lunedì sera e il lungo servizio dedicato alla sanità veneta hanno contribuito a fare emergere una realtà fatta di tagli, privatizzazioni e liste d’attesa: è la stessa realtà che denunciamo ogni giorno dai banchi dell’opposizione in Consiglio regionale del Veneto e nella commissione Sanità». Così la capogruppo in Consiglio regionale del MoVimento 5 Stelle, Erika Baldin, che aggiunge: «quello di Report per la Rai è giornalismo d’inchiesta, informazione di qualità che svolge un vero servizio pubblico».
«Il Veneto è una delle regioni che ha chiuso il maggior numero di pronto soccorso in Italia. Dal 1997 al 2020 sono passati da 69 a 15, un taglio spaventoso avvenuto negli anni in cui la Lega di Zaia ha governato la sanità veneta. Negli stessi anni sono state chiuse tutte le lungodegenze all’interno delle strutture pubbliche e rimangono soltanto quelle nel privato. Complessivamente, i posti letto nella sanità pubblica sono diminuiti e quelli nel privato accreditato sono aumentati», dichiara Baldin citando la trasmissione andata in onda lunedì sera su Rai Tre.
«Portare all’attenzione i nodi della sanità è più difficile di quanto si creda. In Regione, spesso le nostre interrogazioni restano senza risposta e quasi sempre ho l’impressione che i nostri interventi vengano accolti addirittura con fastidio. Avviso il Presidente Zaia e la sua Giunta che continueremo a testa alta, chiedendo risposte, denunciando problemi e disservizi, portando la voce di quei 700 mila veneti che, citando il Censis, hanno rinunciato a curarsi perché trovano tempi d’attesa troppo lunghi nel pubblico e costi insostenibili nel privato», conclude la consigliera regionale.
Erika Baldin (MoVimento 5 Stelle), consigliera regionale