«Se verranno confermati i tagli della linea 15 diretto Punta Sabbioni – Venezia, dei collegamenti notturni per Cavallino Treporti di rientro da Venezia, e del Ferry Boat Lido – Punta Sabbioni, allora lo scenario per il trasporto pubblico locale in laguna è molto più fosco del previsto. In barba ai buoni propositi e alle dichiarazioni positive degli ultimi giorni». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, interviene sull’offerta di mobilità in laguna.
«Gli utenti di Cavallino, i pendolari, gli stessi dipendenti Actv che risiedono in zona – prosegue Baldin – non possono essere messi in così grande difficoltà. Spostarsi per andare e tornare dal lavoro, specialmente in alcune fasce orarie, diventa improbo, se non impossibile. Le varie anime della Città Metropolitana e l’azienda tornino sui loro passi e interrompano il continuo impoverimento dei servizi sulla questa tratta».
«Il caso dei collegamenti con Cavallino – ribadisce la consigliera M5S – con il rischio assembramento dietro l’angolo e il forte condizionamento della presenza turistica, è lo specchio dello stato di salute del trasporto pubblico lagunare: la pandemia ha mostrato che il re è nudo. Ogni proposito di un diverso futuro per Venezia deve garantire ai cittadini il diritto di potersi spostare tra isole, centro storico e litorale. Una questione che non passa solo per i cordoni della borsa del Governo, ma per la progettazione del Tpl interconnessa con quella dell’intero tessuto socio-economico, in un’ottica digitale, green e sostenibile».
venerdì 5 giugno 2020
AGGIORNAMENTO. Ecco qui sotto il rilievo delle mie dichiarazioni sui mass media, come puoi vedere anche nella pagina della rassegna stampa.