Venezia, 13 aprile 2023 – La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, plaude all’iniziativa che i vescovi di Chioggia, Rovigo e Ferrara hanno organizzato a Porto Viro in materia di trivellazioni di idrocarburi nel mare Adriatico. «Davvero un incontro di spessore -commenta la consigliera- con oratori qualificati e di alto livello, in grado di allargare l’interesse all’intero Delta del Po e alle propaggini meridionali della Laguna veneziana».
Baldin, tuttavia, non può fare a meno di notare che «mentre le Diocesi dei territori coinvolti si esprimono, e lo stesso hanno fatto i Comuni polesani, non si è mai ascoltata in proposito la voce del sindaco di Chioggia. Del resto, Armelao non ha mai difeso il proprio territorio dalle politiche di un governo amico, evocando anzi il fantomatico ricorso alla “filiera” per accelerare le decisioni proficue, di cui peraltro non vi è alcuna traccia. Quale posizione ha preso l’amministrazione comunale di Chioggia in merito alle trivellazioni? Nessuna! Così come niente sta facendo per smantellare il deposito di gpl in Val da Rio».
L’esponente del M5S ricorda che martedì prossimo, nella seduta del Consiglio regionale, verrà discussa la mozione n.374, che la stessa Erika Baldin ha avanzato da prima firmataria lo scorso 7 novembre: «Nell’atto -conclude- chiedo che la Giunta tuteli il Veneto e dica no allo sblocco di questa procedura, la quale avrà per effetto l’incremento della subsidenza lungo i litorali.
Non sono le energie fossili e inquinanti la risposta alla crisi attuale, bensì un poderoso investimento nelle fonti rinnovabili. In aula vedremo se le dichiarazioni del presidente Zaia, contrarie alle trivellazioni e riportate dai media, troveranno seguito nel voto della maggioranza. O se questa preferirà seguire gli input del governo Meloni (già impugnati avanti la Corte Costituzionale), contro gli interessi ambientali ed economici della popolazione locale».