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Coronavirus/Turismo. Baldin (M5S) su Odg concessioni marittime: «Caner risponda in aula e nel merito, non con reazioni piccate»

«Per una ripartenza efficace bisogna attirare i vacanzieri di casa nostra. Quindi l’accoglienza per i pendolari veneti deve essere ben preparata. Su questo fronte c’è una questione da chiarire: l’accesso alle spiagge libere. Rischiamo di avere una frammentazione di regole e ordinanze, e temo di vedere una app di prenotazione diversa per ogni comune». Così Erika Baldin, consigliera regionale veneta del Movimento 5 Stelle, sulla preparazione della stagione balneare: «Sarebbe una babele da evitare, sull’esempio di quanto sta facendo la Liguria, dove la Regione sta coordinando i comuni per varare linee guida univoche e ci sarà una sola app da Imperia a Genova, chiamata “Obiettivo spiagge”, che segnalerà i posti disponibili nelle spiagge libere e darà la possibilità di prenotarli. Uno strumento idoneo anche per la realtà veneta».

«Da noi, per ora, si viaggia in ordine sparso. A quanto ho sentito – osserva la consigliera M5S – Jesolo e Caorle pare vogliano le aree libere fruibili su prenotazione, ma con il punto di domanda della la Laguna del Mort, mentre a Cavallino sarebbe libera per i residenti ma contingentata per i pendolari, mentre a Chioggia si sta valutando cosa fare, e intanto l’ordinanza prevede la sospensione della balneazione a data da destinarsi. Un esempio dello spezzatino che si potrebbe trovar davanti l’utente veneto tra qualche settimana».

«In linea di principio – spiega la politica veneziana – io sono contraria alla chiusura o alla limitazione delle spiagge libere (che nel corso degli anni si sono sempre più ridotte), perché si impedirebbe alla gente in difficoltà economiche di poter andare al mare. Così, dopo le quarantene di serie A e quelle di serie B, avremmo pure l’estate di serie C».

«Però è impossibile pensare che questa sarà un’estate normale, e anche l’uso del litorale libero dovrà adattarsi alla convivenza con il Covid-19. Va quindi trovato subito – conclude Baldin – un accordo quadro tra Regione, Comuni e concessionari, per varare delle convenzioni che possano offrire ai veneti l’accesso alla spiaggia libera ad un prezzo calmierato, pochi euro per una giornata di mare in sicurezza. Un mini-ticket per poter finanziare le maggiori spese di sanificazione dei servizi igienici (gli utenti spesso usano quelli degli stabilimenti) e soprattutto il personale per la sorveglianza e il controllo, per garantire anche in spiaggia libera il rispetto delle distanze di sicurezza».

Giovedì 21 maggio 2020

Tags : spiaggia liberaturismoVenezia
erika baldin

The author erika baldin

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