Venezia, 12 settembre 2024 – Aumentare la dotazione di personale specializzato, di risorse economiche e di strumenti a disposizione dei Servizi per le Dipendenze (Ser.D.) di Mestre/Chirignago e di Venezia/Dorsoduro. È l’oggetto dell’interrogazione a risposta immediata che la capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, e il collega Renzo Masolo di Europa Verde hanno rivolto alla giunta veneta, in seguito ai recenti fatti di cronaca che hanno visto la terraferma veneziana e i sestieri, in particolare Cannaregio, oggetto di scorribande, risse, bivacchi da parte di sbandati, spacciatori e consumatori di droghe pesanti.
«Abbiamo raccolto il grido pressante e accorato delle popolazioni residenti -spiega Baldin- che sono scese in piazza attraverso iniziative come la “lenzuolata” nella zona di San Girolamo, San Giobbe e le Cappuccine il 29 agosto, oppure i presìdi organizzati dal comitato Marghera Libera e Pensante, ultimo dei quali lo scorso sabato 7 settembre». In tale occasione, il comitato aveva sostato davanti alla sede della Protezione Civile regionale, al fine di chiedere una “civile protezione” potenziando il Ser.D. in capo all’ULSS 3 Serenissima, là dove manca di personale medico, operatrici e operatori, nonché spazi adeguati all’attuale emergenza.
Continua la consigliera: «Le liste di attesa per entrare nelle comunità terapeutiche sono lunghissime, ma non è la cittadinanza che abita Venezia, Mestre, Marghera e il territorio metropolitano a dover pagare il prezzo sociale di tale situazione». Con la parziale bonifica della zona di via Piave, il centro dello spaccio di cocaina, eroina e altri pericolosi psicoeccitanti pare essersi spostato e gravitare ora sia nei paraggi di via Dante e via Cappuccina, sia appunto a Marghera.
Più volte, nel corso della presente legislatura, l’esponente del M5S ha portato all’attenzione del Consiglio e della Giunta la situazione dei Ser.D. nell’ULSS 3 Serenissima, sotto organico e in continua sofferenza: «Ma -conclude Erika Baldin- nel dicembre 2022 la maggioranza aveva respinto un mio emendamento alla Legge di Stabilità regionale, il quale prevedeva l’erogazione di un milione di euro allo scopo di finanziare progetti di inclusione sociale e culturale delle persone tossicodipendenti o a rischio di dipendenza.
Nonché di sensibilizzarle agli effetti del consumo prolungato, tramite l’assunzione di ulteriori operatrici di strada, in un contesto di rigenerazione umana e ambientale dell’intera area. Perché l’ordine pubblico non può essere la sola risposta, servono adeguate politiche socio-sanitarie che ora mancano, assieme ai capitoli di spesa. Per questo interrogo la giunta Zaia, allo scopo di far fronte repentinamente all’urgenza e alle richieste della popolazione, potenziando i due Ser.D di Venezia e Mestre».