Venezia, 8 maggio 2023 – La capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, Erika Baldin, ha depositato un’interrogazione a risposta scritta, indirizzata alla Giunta, volta a conoscere quali analisi siano state effettuate tra Malcontenta e Fusina, in corrispondenza di via Moranzani, dove nei giorni scorsi i comitati ambientalisti avevano lamentato l’affioramento di rifiuti, forse provenienti dalla vicina discarica.
«Chiedo alla Regione -afferma la consigliera- non solo quali azioni intenda compiere per mettere in sicurezza l’area, e con quali tempi. Ma anche quali misure saranno praticate nel breve e medio periodo a tutela della salute e dell’ambiente». La questione è stata sollevata nello specifico da organizzazioni quali Opzione Zero, Assemblea permanente contro il rischio chimico di Marghera e il comitato Salute e Ambiente di Malcontenta (già attivi a contrasto dell’installazione di nuovi inceneritori), che hanno presentato anche un esposto al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri.
Il movente sono i lavori di scavo di un canale parallelo al lato nord di via Moranzani, lungo la strada provinciale 23: «Un video pubblicato online -prosegue Baldin- mostra il sopralluogo avvenuto a fine aprile, dove sia un tecnico dell’impresa che sta operando allo scavo del canale sia un tecnico di ARPAV riconoscono la potenziale gravità della situazione, alla quale intendono far fronte attraverso lavori di copertura dell’area».
Una zona, peraltro, già minacciata dalla presenza abnorme di benzene nell’aria, sia appunto del possibile insediamento di un nuovo essiccatore di fanghi da parte di ENI: «Evidentemente non bastavano queste circostanze -commenta ironica la coordinatrice metropolitana del M5S- per togliere ogni tranquillità a chi vive e lavora a contatto con il rischio chimico». Importante è soprattutto sventare l’ipotesi di percolazione: «Potrebbe accadere -conclude Erika Baldin- se il diaframma di isolamento della discarica è stato compromesso. Le analisi dovranno anche chiarire se sussista o meno il pericolo di dilavamento delle sostanze inquinanti, in conseguenza delle piogge come quelle cadute ultimamente e previste in imminenza».